Scrivere testi ottimizzati per Google

Molti blogger si sono posti, prima o poi, il quesito di come ottimizzare i propri testi per i motori di ricerca. Navigando e cercando nel web nel tempo si sono viste le più disparate "tecniche" per indicizzare meglio le pagine del proprio sito e ovviamente per finire primi sui motori di ricerca.

Mi sono posto anche io questi quesiti all'inizio, ma la realtà è che forse dovremmo porcene di diversi...

Per chi scriviamo?

Già, per chi scriviamo i nostri articoli? Per Google? Per un altro motore di ricerca? No, li scriviamo per altre persone, che leggono, pensano e ragionano come noi. Il nostro obiettivo è quindi fornire delle informazioni utili e comprensibili agli utenti, il nostro obiettivo è fornire un buon servizio agli utenti.

Qual è l'obiettivo di Google?

Anche l'obiettivo di Google è ovviamente fornire un buon servizio agli utenti, e nello specifico filtrare la moltitudine di contenuti presenti nel web e fornire informazioni di qualità agli utenti che le cercano. Ad utenti umani ovviamente, delle persone come noi!

Quindi cosa è meglio fare?

All'inizio ovviamente i motori di ricerca non erano così "intelligenti" come lo sono oggi e si basavano su algoritmi che potevano fornire dei discreti risultati, ma che potevano essere studiati e in un certo senso "imbrogliati". Il problema è che un buon numero delle tecniche che venivano utilizzate appunto per imbrogliare i motori, rendevano i testi e in generale tutto il web peggiore. Peggiore per gli utenti. Naturalmente Google, e tutte le altre grandi aziende che forniscono un servizio di ricerca sul web, non se ne sono rimaste con le mani in mano, e hanno migliorato i propri algoritmi per meglio analizzare i contenuti del web, cercando sempre più di analizzarli da un punto di vista umano in modo da fornire informazioni interessanti e comprensibili a delle persone.

Oggi non ha senso ragionare troppo cercando di ottimizzare il sito per i motori di ricerca, ma è necessario concentrarsi sul fornire dei buoni testi per gli utenti, poiché l'obiettivo di Google è proprio quello di trovare nel web delle informazioni di qualità da mostrare agli utenti, e quindi analizza i contenuti che noi produciamo controllando che sia adatto a delle persone, non a una qualche macchina. Se tentiamo di scrivere per Google utilizzando tecniche che non rendono i contenuti migliori per gli utenti, un giorno Google se ne accorgerà e penalizzerà i nostri contenuti, e noi saremo costretti a cambiare i nostri metodi e cercare nuove tecniche di ottimizzazione. Saremo sempre un passo inidietro.

Scrivendo per gli utenti invece non saremo un passo avanti, saremo già all'arrivo, e se i nostri contenuti sono buoni, nel tempo il nostro posizionamento non potrà far altro che migliorare insieme al naturale miglioramento dei motori di ricerca.

Tre errori da evitare che ci ha insegnato la Prof.

Abbiamo detto che dobbiamo scrivere i nostri testi per delle persone poiché Google li analizza e li valuta tenendo conto del fatto che dovranno essere mostrati ad altri esseri umani. In pratica Google fa le veci della nostra professoressa (o professore...io ho quasi sempre avuto professoresse) di Italiano di quando andavamo a scuola.

Quanti segni rossi abbiamo trovato sui nostri temi? Io qualcuno me lo ricordo:

  • fuori tema: se il titolo del nostro articolo è "Come fare la pizza", è inutile parlare di chitarre elettriche nel testo, e dico chitarre elettriche per non menzionare altri argomenti e termini molto più in voga nel web, spesso usati solo per cercare di attirare utenza a cui poi poco interessa la pizza. Quindi l'importante è scegliere un argomento e scrivere di quello senza uscire dal contesto nel tentativo di indicizzare la propria pagina per 10000 termini diversi.
  • troppe ripetizioni: ripetere più e più volte gli stessi identici termini risulta in un testo con un senso di ridondanza e non piacevole da leggere. La prof. (cattiva!) già alla seconda ripetizione tirava una riga facendo poi una lista di sinonimi che mai ci saremmo neanche sognati. Immagino che Google non sia così severo, ma il cosidetto keyword stuffing, ovvero la ripetizione esagerata di parole o frasi in una pagina web (tecnica utilizzatissima in passato, e a volte anche oggi), è considerato spam e porta alla penalizzazione della nostra pagina.
  • copiare: ci abbiamo provato tutti almeno una volta, ma abbiamo scoperto che la Prof. ha una certa memoria e ci ha beccati subito. Google non è la Prof, è una macchina, anzi una moltitudine di macchine dalla memoria infinita e dalla capacità di calcolo oltre la nostra immaginazione. Se copiamo un testo se ne accorgerà, garantito, e quando lo farà la nostra pagina si prenderà una bella E, o un 4, o un qualsivoglia carattere indichi l'insufficienza insomma.

Non ricordo se c'era anche un errore "testo troppo lungo", ma nel web è meglio non esagerare, cosa che probabilmente ho fatto, quindi la smetto qui con i paralleli tra Web e i nostalgici tempi della scuola.

Se avete considerazioni sull'argomento, lasciate un messaggio nei commenti, saremo felici di discuterne.

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